ECCO LE FOTO VINCITRICI
SELEZIONATI I VINCITORI DELLA XVI EDIZIONE
Le foto premiate in mostra al Forte di Bard (AO) dal 26 marzo al 25 aprile 2023
Si è riunita nei giorni scorsi la giuria del Concorso internazionale “Fotografare il Parco”, organizzato dai Parchi Nazionali dello Stelvio, Gran Paradiso, d’Abruzzo, Lazio e Molise e de la Vanoise, con il patrocinio di Alparc, Federparchi e la partecipazione del media partner La Rivista della Natura.
Giunto alla XVI edizione, il concorso dedicato alle aree protette partner dell’iniziativa ha, ancora una volta, suscitato grande interesse tra gli appassionati di fotografia di paesaggio e di natura.
I partecipanti sono stati, infatti, oltre 420 e oltre 3100 le fotografie presentate in concorso.
Ai grandi numeri è corrisposta un’alta qualità delle immagini concorrenti. Fotografie spesso di elevato valore estetico, narrativo o descrittivo che hanno fissato nell’istante dello scatto la bellezza e le peculiarità dei parchi organizzatori.
Molto differenti tra loro, nei soggetti raffigurati e nell’approccio fotografico, le tre vincitrici assolute.
Prima classificata è risultata la fotografia “Sopravvivenza” di Emilio Ricci. Un camoscio accovacciato e parzialmente coperto dalla neve di tormenta racconta delle continue sfide per la sopravvivenza che devono affrontare gli animali di montagna. Al secondo posto si è piazzata “Velo di nuvole”, una lunga posa notturna realizzata in Valsavarenche da Luca Nasigrosso in cui il lento movimento delle nuvole ammanta di un velo i rilievi dei monti. Terza classificata l’immagine “Tra inverno e primavera” di Elisa Confortini, in cui in una nebbiosa giornata invernale nel bosco ancora spoglio, l’aprirsi delle gemme preannuncia la primavera.
15 FEBBRAIO: LA RIUNIONE DELLA GIURIA
Come da programma si è riunita ieri la giuria di “Fotografare il Parco”.
La qualificata giuria, presieduta da Lello Piazza e composta da Marco Antonini, Véronique André, Wolfgang Platter, Mirko Sotgiu, Pietro Greppi su delega di Francesco Tomasinelli, Patrick Folliet, Marcella Tortorelli e Massimo Favaron, ha dovuto far fronte a un compito non facile, vista la quantità e qualità delle fotografie presentate.